A partire dalle tracce e i percorsi raccontati da Alberto “Abo” Di Monte nel suo Sentieri migranti. Tracce che calpestano i confini Alpinismo Molotov propone, in collaborazione con altre realtà collettive e singolx (si veda nella locandina qui sopra), una passeggiata lungo sentieri che tagliano, noncuranti, le frontiere del nostro paese a Nordest ripercorrendo le orme di chi, malgrado ogni restrizione, continua ad utilizzare il cammino per valicare confini. Simbolicamente la partenza è fissata presso l’altra Bazovica/Basovizza: quella dove si ricordano gli antifascisti fucilati nel 1930 dopo una condanna a morte da parte del Tribunale speciale per la difesa dello stato, riunito per l’occasione in seduta straordinaria a Trieste.
Partiamo quindi dal Carso. Territorio di attraversamenti, incontri, scambi, ma anche di confine, sbarramenti e respingimenti. Dalla cortina di ferro alla fortezza Europa. I confini sono espressione di esclusione e violenza: lo vediamo dalla Bielorussia alla Val Rosandra/Dolina Glinščice. Lo testimoniano non solo le immagini che ci raggiungono, ma anche gli occhi e i piedi delle persone che ogni giorno passano per piazza Libertà a Trieste di fronte alla stazione dei treni. Lə attivistə di Linea d’Ombra, che attraversano ogni giorno quel luogo a sostegno delle persone in transito, condivideranno i passi con noi sui sentieri che percorreremo.
La pratica del cammino ci permette di cambiare punto di vista, facilitare le osservazioni e attraversare in modo diverso il tempo e il territorio in cui viviamo. Camminare è uno strumento di esplorazione e crescita, mescolanza e viaggio. Vogliamo creare un gruppo, uno spazio che utilizzi quest’ottica, lontana da qualsiasi culto della competizione e dello sfruttamento turistico mordi e fuggi per attraversare i territori della regione altoadriatica, vivendo, raccontando e mescolandosi con le lotte che li interessano. Conflitti che possono essere ambientali o sociali, presenti o passati, passando dall’attraversare i monti dove si combattè la lotta partigiana a sconfinare in prati adibiti a poligoni da servitù militari; salendo piste da sci in insensato ampliamento fino a scendere sentieri che bucano quella porosa linea sottile chiamata confine. Partire e tornare insieme, lungo tracce e trame che ci aiutino a decostruire tutti i confini e limiti che viviamo. Il desiderio è quello di organizzare occasioni che ci permettano di fare questo a cadenza regolare, e questa prima escursione vorrebbe essere l’occasione per capire assieme come e in che modalità farlo.
L’appuntamento quindi è domenica 28 novembre alle ore 10:00 presso il monumento ai fucilati di Bazovica/Basovizza, questo il programma dettagliato:
Ritrovo: ore 10:00.
Luogo: Monumento ai fucilati di Bazovica/Basovizza (posizione qui, 45.639750, 13.873917).
Percorso: (in aggiornamento).
Durata: 2 ore e mezza circa di camminata.
Necessario: Calzature e abbigliamento adatto; acqua; consigliato pranzo al sacco con possibilità di rifornimento cibo presso il Rifugio del Monte Kokos/Cocusso.
Accessibilità: Il percorso è non accessibile per sua natura ma per rendere possibile la più ampia partecipazione segnaleremo al più presto i punti del percorso raggiungibili da tuttə dove si cercherà di concentrare gli interventi.
In collaborazione e con interventi: Alberto “Abo” Di Monte, Gruppo di lavoro Nicoletta Bourbaki, Linea d’Ombra.
In caso di maltempo la presentazione verrà fatta presso la Casa della culture in Ponziana, Via Orlandini 38 – Trieste.
In cammino!