Alpinismo Molotov si occupa da sempre di montagna, di conflitti sociali e di opere dannose e inutili, come il TAV. Questa estate abbiamo cominciato a riflettere su feste e convivialità in montagna. Ad Alta Felicità, dove la nostra presenza è stata massiccia, abbiamo trovato riunite tutte queste cose.
Inoltre la passeggiata al Seghino è stata guidata da Wu Ming 1 e Mariano Tomatis, il loro intento è stato lo stesso che anima il nostro collettivo: illuminare le escursioni con le parole e ritmare le narrazioni al tempo del passo, tanto che la «camminata-racconto» è stata descritta come l’incontro tra la memoria storica di Alta Felicità e il «passo oratorio» di Alpinismo Molotov.
Racconteremo alla nostra maniera i giorni di Alta Felicità, con un récit collettivo. Per dare un’idea di quali vibrazioni – good vibration! – potrete ritrovare trasposte nel racconto, ecco un breve commento a caldo di Inpuntadisella:
Al termine della camminata al Seghino, nel tratto di strada poco sopra al ponte, dopo le letture di Wu Ming 1 e i vari interventi, parecchi volti erano solcati da lacrime. Questa volta non era colpa del gas CS. Stavo risalendo dopo essere sceso a fotografare la scritta realizzata nel 2015 per ricordare l’anniversario della Battaglia del Seghino, la scritta recita «Ora e sempre resistenza». Poco dopo aver raggiunto le centinaia di persone che avevano affollato la strada che da Mompantero si snoda verso il Rocciamelone parte un coro:
Ora e sempre re-si-stenza
Ora e sempre re-si-stenza
Ora e sempre re-si-stenza
Ora e sempre re-si-stenza
Ora e sempre re-si-stenzaNormalmente in questi casi il numero di persone che scandisce le parole si affievolisce sempre di più finché non cala un silenzio imbarazzato. Questa volta tutti si sono fermati pressoché all’unisono, tranne una signora su una sedia a rotelle al mio fianco che dopo l’ultimo “Ora e sempre re-si-stenza” ha urlato: “ORA!”.
Quel “ora” a me è sembrata la sintesi del momento, non una mera commemorazione ma una cosa che stava accadendo lì e “ora”.