Nel post di adesione alla marcia «I sollevamenti della terra» e di lancio di nostre nuove camminate abbiamo parlato di cementificazione, stavolta raccontiamo di chi produce foraggio per quelle colate voraci. Di un cementificio. Un monstre polveroso che non solo fabbrica la materia con cui si fanno le grandi opere, con cui si consuma il suolo e si devasta il territorio. Esso stesso devasta il territorio.
A febbraio 2021 gli abitanti del lago d’Iseo hanno riscoperto la realtà di un fantasma sopito, più volte riscoperto e altrettante dimenticato. Il mostro è appollaiato di fianco a Tavernola Bergamasca, l’emanazione del suo fantasma gli aleggia tutt’attorno, sopra.
Tavernola dicevamo, paesello di 2000 anime esattamente a metà sponda Ovest del lago. Il monte Saresano, quel gigante che proteggeva il borgo sottostante, che lo riparava, cede.
Sistemi di monitoraggio in loco registrano una gigantesca porzione di costa che scivola 20-25 mm al giorno. Tra i 350 e i 650 m s.l.m., appiccicata al paese, questa enorme pista di pattinaggio costringe a evacuare comunità e apre squarci sui pendii che conducono a altre, isolandole.