Filo: Siamo corpo. Il mondo ci si rivela attraverso i sensi. Passiamo una mano su un sasso e percepiamo diversità di rilievo nell’ordine del decimo di millimetro; ci sediamo sul prato e riceviamo immediatamente informazioni su temperatura, umidità, conformazione del suolo, qualità e quantità del rivestimento vegetale. Se poggiamo le chiappe su un cardo il mondo ci parla a tu per tu, anche senza essere botanici; stesso discorso quando le narici vengono stordite dalla ginestra.
Non abbiamo l’olfatto del cane, la vista del falco, l’udito del gatto, ma i nostri sensi sono strumenti piuttosto precisi, e contribuiscono in maniera determinante alla costruzione della nostra realtà, anche quando si fanno ingannare. Desideri, fantasie, proiezioni ed emozioni colorano, danno forma, mutano in continuazione i nostri corpi. Ci ingobbiscono, ci prostrano, ci fanno camminare a un metro da terra, andare a testa alta.
È sui nostri corpi che il tempo prende appunti, li cosparge di cicatrici, fratture, segni, righe, rughe, pieghe, nei. I nostri corpi occupano spazio e sono misura dei nostri percorsi. L’unicità di ogni individuo è scritta, si manifesta nella sua corporeità.
È nelle occasioni in cui si torna a questi dati minimi di concretezza, credo, che i ragionamenti, i discorsi, le azioni acquisiscono un senso. Ma il mondo in cui viviamo, il tempo spietato del tardo capitalismo, ci aliena dai nostri corpi e li ostacola: tende fili taglienti, linee, muri, confini. Confini che ci vengono spacciati come naturali. I passaggi si fanno angusti: o si accetta di pietrificarsi in pose da contorsionista, robe mai viste nemmeno nella più rocambolesca partita a Twister, o ci si ferisce su quei fili, su quei confini. Molti perdono tout court la vita.
Simone: L’avvicinamento a Diverso il suo rilievo 2018 è stato per noi “locali” molto lungo, ricordo ancora con un misto di gioia e ansia l’annuncio dello scorso anno proveniente dal Vis Rabbia: “Ehi, abbiamo deliberato in maniera plebiscitaria che la seconda festa di Alpinismo Molotov si terrà sui Sibillini”.
Nel luglio del 2017 eravamo in piena fase preparatoria del Terre in Moto Festival a Fiastra, il cratere era ancora un cratere, immaginare Diverso il suo rilievo era la cosa più meravigliosamente folle che potevamo aspettarci. Gli ultimi mesi di preparazione, l’individuazione della location e la preparazione logistica, sono stati preceduti dalla sparatoria fascista a Macerata, dalla seguente straordinaria manifestazione del 10 febbraio e da tutto ciò che a cascata ne è seguito. Il cratere inoltre è ancora un cratere, in cui nel frattempo è ricresciuta l’erba sopra le macerie (metaforicamente ma non solo). La stessa festa si è tenuta in concomitanza con l’insediamento del nuovo governo e Diverso il suo rilievo è stata una tre giorni in cui si è respirato molto, una lunga boccata d’ossigeno prima di immergersi in quello che sarebbe venuto di lì a poco e di cui tutti eravamo purtroppo consapevoli.