Roberto Gastaldo: Nel récit del Musinè – ma anche in alcuni tweet con hastag #alpinismoMolotov – ho trovato prese di posizione piuttosto dure sulla corsa in montagna. Ora, è vero che – secondo il manifesto del collettivo – “L’Alpinismo Molotov NON è sport” e “il suo passo è il passo oratorio”, quindi l’Alpinismo Molotov non c’entra nulla con la corsa in montagna. Ciò, però, non implica un’aperta contrarietà: in un prato si può leggere, giocare a calcio e fare un sacco di altre cose senza che tra queste ci sia contraddizione. Sarà che ho sempre praticato corsa in montagna (e se ne avessi modo e tempo lo farei ancora) ma io non esprimerei mai stroncature del genere: per chi non è atleta, la corsa è spesso un percorso di conoscenza di se stessi, più che agonismo. E poi bisogna tenere conto che non di rado – almeno dalle mie parti – persino le gare di corsa in montagna hanno espliciti “riferimenti Molotov”: nella sola val di Susa ci sono due gare a ricordo di battaglie partigiane.
Wu Ming 1: Io, tra l’altro, ho una cara amica che fa corsa in montagna e apprezza tantissimo gli scritti di Alpinismo Molotov!
VecioBaeordo: Concordo con il non sequitur: il fatto che l’Alpinismo Molotov non c’entri nulla con la corsa in montagna non implica la sua contrarietà. E se ho colto il riferimento alle due gare “partigiane”, una delle due dovrebbe essere quella di Balmafol (dico bene?). Aggiungo che il Musinè è da sempre il posto dove i möntagnin torinesi vanno ad allenarsi quando non hanno molto tempo o quando non si può andare altrove: si esce da lavoro, si raggiunge Caselette, si sale e si scende in meno di due ore (quando l’allenamento c’è) e si torna a casa per cena; non sarà il classico “andare in montagna”, non sarà certo “alpinismo”, non ci vedo nulla di Molotov, ma poi quando queste cose si fanno il fiato c’è.
Roberto Gastaldo: La prima è proprio quella di Balmafol, l’altra è il Challenge Stellina, che fino a dieci anni fa era – esclusi i mondiali – la più importante gara di corsa in montagna. Per gli standard economici dellla corsa in montagna uno sponsor come Bolaffi può fare la differenza.
Filo: A me fa tanto piacere che la gente corra in montagna e non mi dà nessun disturbo (mentre per i quad-disti e i motocross-isti invoco cura Robespierre): sono contrario per me. Correrò in montagna il giorno che qualcosa di molto brutto mi inseguirà.