Dopo gli incendi in provincia di Torino dell’autunno scorso, e sull’onda emotiva del disastro che aveva colpito con particolare accanimento la “nostra” Valsusa, avevamo scritto un post che abbozzava alcuni discorsi, e altri ne sfiorava centrandoli male, sempre con una conoscenza necessariamente superficiale di quello che stava accadendo.
Qualche settimana dopo si è tenuto un incontro alla frazione Cels di Exilles, che ha ospitato tre interventi di persone con un alto livello di conoscenza tecnica e con le mani ancora sporche di cenere. Persone che erano state dentro i fatti con la sapienza indispensabile per capirli e poi venir fuori a spiegarceli. In ordine d’intervento: Luca Giunti, Luca Anselmo, Paolo Chirio. L’incontro è stato introdotto da Luca Abbà.
Con il nostro abituale passo lento, ci abbiamo messo mesi per sbobinare, trascrivere, aggiustare e impaginare quei tre interventi, con la collaborazione degli autori stessi. Il malloppo è ora scaricabile qui (o cliccando sull’immagine) perché, anche se oggi nulla sta bruciando e la paura è lontana, ogni frase di quel pomeriggio è troppo preziosa per poterla dimenticare e perdere, l’utilità di questa riflessione pubblica sarà infatti valida per comprendere meglio di cosa parliamo quando parliamo di incendi boschivi, non solo in Valsusa.
Perché, che lo vogliamo o no, le fiamme e la paura torneranno: purtroppo è inevitabile.
Clicca sull’immagine per scaricare il PDF