Dei Lupi delle Vette, gruppo facente parte del network neonazista di Lealtà e Azione, aveva parlato recentemente Giap a proposito di questa vicenda, che li aveva visti riuscire, in un colpo solo, in una duplice maldestra impresa: travisare la storia di Felice Benuzzi e far passare la salita alla Punta Lenana (poco più che un’escursione) sul monte Kenya per un’impresa alpinistica di livello, con tanto di visita all’ambasciatore italiano e copertura sui quotidiani nazionali.
La vicenda, presto smascherata, era poi era rientrata nelle giuste proporzioni ma alla fine di ottobre, ecco il gruppo lanciarsi in un’altra meritoria opera: la croce della Grignetta “giace divelta nella polvere”, per usare le loro stesse parole, probabilmente a causa di un atto vandalico. Dopo qualche settimana, decidono quindi che è tempo di passare all’azione (in nomine omen del resto) e di salire in vetta per ripristinarla : “Non potevamo più stare a guardare.” Scrivono nell’album fotografico che pubblicano su Facebook “Un simbolo millenario di tradizione e civiltà non merita di giacere divelto nella polvere. Un simbolo da sempre caro a molti alpinisti e non, che nelle loro salite, dalle vie più facili a quelle più ardite, si sono sentiti protetti nei momenti di difficoltà per poi emozionarsi una volta raggiunta la cima con quella sensazione che solo chi vede una croce dopo tanta fatica conosce. Abbiamo saputo che è in arrivo una nuova croce: ne siamo felici e ribadiamo la nostra disponibilità per le necessità che la nuova posa richiederà. (…)”