Intervistato a proposito del suo libro PCSP per il sito illavoroculturale, Alberto Prunetti, a riguardo del recuperare e mantenere viva la memoria di storie del passato, ha dichiarato:
Bisogna usare le storie vecchie per inventare le storie nuove, come scriveva Gianni Rodari. E queste storie vecchie, speriamo che rimangano nuove a lungo, fino a quando altri le useranno per raccontare altre nuove storie.
Prunetti si riferisce con queste parole al ruolo del cantastorie, la sua esortazione si rivolge all’atto del narrare, in forma scritta od orale. Noi crediamo, sulla scorta di queste parole di Alberto, che recuperare e mantenere viva la memoria attraverso la narrazione, liberandola al contempo dal peso della retorica che vi si è cristallizzata addosso, non sia e non debba essere necessariamente né un’attività riservata ai soli narratori né pura rappresentazione.
D’altronde Alpinismo Molotov è nato con la convinzione che il camminare per sentieri che poggiano sui declivi e il raccontarne poi scrivendone collettivamente sia l’occasione per diseppellire asce di guerre, ossia storie che possano divenire armi nelle battaglie della quotidianità, strappandole dagli archivi e dalla narrazione cristallizzata del già raccontato.