Il lupo è un clandestino. Dopo uno sterminio pressoché totale portato a termine negli anni 20 del secolo scorso il lupo è scomparso dal paesaggio alpino. I pochi esemplari superstiti di lupo italico, grazie al massiccio inurbamento postbellico degli esseri umani, hanno poi ripercorso la dorsale appenninica e sono tornati a popolare le nostre valli e montagne.
I lupi, per alcuni decenni confinati nell’immaginario collettivo, ripopolano il territorio già occupato per millenni. Ci può capitare ora di incontrarli sui sentieri, negli alpeggi, sulle strade. Recentemente persino alle periferie delle nostre città.
Un incontro che suscita problemi reali, paure ataviche e, non di rado, innesca le stesse narrazioni tossiche e reazionarie che sorreggono le politiche migratorie umane.
Alpinismo Molotov torna a incontrare e intervistare – dopo l’intervista pubblicata sul blog nel 2016 – Luca Giunti, guardiaparco in Valsusa, esperto di lupi, membro della commissione tecnica No Tav e autore per la collana Quintotipo di Alegre di Le conseguenze del ritorno. Storie, ricerche, pericoli e immaginario del lupo in Italia (2021).
Appuntamento al Molo di Lilith (Via Cigliano, 7 – Torino) giovedì 12 maggio, 21:30.