Riprendiamo le pubblicazioni – dopo la pausa picnic in compagnia di Scaramouche – con il Bollettino contro la guerra n° 1, il primo report con i contributi alla campagna #Montagnecontrolaguerra che ci sono stati inviati o sono stati condivisi sui social-network. La campagna sta cercando il suo passo, noi come avevamo annunciato emetteremo aperiodicamente dei bollettini contro la guerra con una selezione delle fotografie più inerenti fra quelle ricevute.
La “direzione” di una campagna come #Montagnecontrolaguerra, siamo consapevoli, non può essere tenuta sotto controllo, da questa potranno nascere rappresentazioni o altri progetti che la ricalcano e rafforzano la cornice in cui è inserita, come è già successo con la campagna #stradecontrolaguerra di cui ha scritto pacodettofranz su Giap e che con piacere segnaliamo. Nei nostri bollettini pubblicheremo le “fotografie più inerenti” nel tentativo di segnare prima una traccia e poi un vero e proprio sentiero di disinfezione delle montagne, per farlo le montagne non possono mancare nelle immagini di #Montagnecontrolaguerra.
Il cammino è lungo, siamo solo all’inizio, avanti fino al 2018…
Cogliamo infine l’occasione per annunciare che una quota della nostra banda disparata ha raggiunto e bonificato – tra peripezie varie ed episodi di generosità – la vetta della Tofana di Rozes (3.225 m s.l.m.), uno degli epicentri da cui la retorica patriottarda si diffonde colando lungo la montagna per allargarsi sulla pianura.
Finito il picnic, presto questo – e altri – récit.