Nella giornata di ieri ha iniziato a circolare una lettera aperta in solidarietà a Eleonora, Theo e Bastien, agli arresti in Francia con l’accusa di «favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in banda organizzata» per aver forzato il confine italo-francese durante la carovana antifascista da Claviere a Briançon svoltasi domenica 22 aprile.
Subito dopo quella giornata abbiamo ribadito la necessità di defascistizzare ogni rilievo terrestre e calpestare i confini, non possiamo ora che solidarizzare con chi, facendo questo, rischia anni di galera. Iniziamo a farlo sottoscrivendo a nome di tutta la banda di Alpinismo Molotov la lettera aperta pubblicata su comune-info.net, che pubblichiamo qui a seguire.
Libertà per Eleonora, Theo e Bastien!
Lettera sull’arresto dei tre di Briançon
Lo scorso 21 aprile i militanti di un gruppuscolo neo-fascista e suprematista hanno inscenato un’operazione di “blocco delle frontiere” tra la Francia e l’Italia.
Il giorno dopo, un gruppo di abitanti delle valli vicine, impegnati nella solidarietà concreta con i migranti in transito, attraversano simbolicamente la frontiera insieme a una cinquantina di migranti e arrivano senza alcun problema fino a Briancon, dove la gendarmerie francese effettua sei fermi di polizia in maniera completamente arbitraria.
L’accusa del procuratore è semplice quanto brutale nella sua chiarezza: aiuto all’immigrazione illegale con l’aggravante di aver compiuto il fatto in maniera collettiva (“en bande organisée”).
Per tre dei fermati Eleonora, Théo e Bastien viene convalidato l’arresto, con detenzione in carcere fino all’inizio del processo che si svolgerà il 31 maggio nella cittadina di Gap. Rischiano fino a 10 anni di prigione e 750.000 euro di multa.
Noi siamo e ci sentiamo tutti gente di montagna, accompagniamo da secoli chi deve oltrepassare le frontiere per mettersi in salvo. Le montagne ci aiutano con i loro sentieri innumerevoli. Continueremo a farlo. Rivendichiamo come legittimo il nostro aiuto. Dichiariamo illegittima la legge che ci incrimina, perché contraria alla fraternità. Come in mare così in terra: dichiariamo che proseguiremo a soccorrere chi ha bisogno dei nostri sentieri.
Non esistono i clandestini. Esistono ospiti di passaggio sulle nostre montagne.
Tra i firmatari: Erri De Luca (scrittore), Moni Ovadia (attore e scrittore), Andrea Segre (regista), Fiorella Mannoia (cantante), Giulio Marcon (deputato alla camera), ZeroCalcare (fumettista), Nicoletta Dosio (NOTAV), Alex Zanotelli (missionario), Marco Aime (antropologo) Domenico Lucano (sindaco Riace)
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