La nostra festa “cosmica” si è chiusa già da qualche giorno. Non ci giriamo attorno: la seconda edizione di Diverso il suo rilievo è stata un pieno successo, un risultato non scontato dopo la già riuscitissima “festa col botto” al VisRabbia di Avigliana dello scorso anno.
Siamo felici di aver organizzato questa seconda edizione della festa sull’altipiano di Macereto, al centro del “cratere” del sisma che a partire dal 2016 fa tremare la terra negli Appennini centrali: ci ha dato la possibilità di incontrare uomini e donne che non si sono fatte piegare, che quotidianamente contrastano la «strategia dell’abbandono». È grazie a loro che possiamo parlare di successo, siamo grati a Marco Scolastici dell’Azienda agricola “Scolastici”, a chi ha preparato i pasti, a chi ci ha accompagnato lungo i sentieri dei Sibillini, a Terre in moto Marche, ai compagni e alle compagne del CSA Sisma. A loro, un enorme e sincero grazie.
Questo senso di felicità, come spesso succede quando la tensione si allenta, ha rallentato i nostri riflessi; alla felicità si confonde la malinconia, mancano le parole o meglio – poiché troppe se ne sono accumulate durante i tre giorni – si fatica a trovare quelle giuste per raccontare.
Una sensazione simile a quella che si vive durante la discesa dopo essere saliti in quota, aver raggiunto una vetta: ci si accompagna con la consapevolezza che si sta rientrando alla quotidianità, con i suoi abbruttenti tempi routinari.
Diverso il suo rilievo si è nuovamente mostrato come un “campo di forza” in grado di attirare corpi coscienti e solidali: questi tre giorni di vita in comune – camminare, parlare, ascoltare, mangiare, ballare, dormire insieme – hanno opposto resistenza alle condizione contemporanea di isolamento, hanno sabotato la divaricazione tra linguaggio e corpi. In breve, hanno trasmesso a tutte e tutti i partecipanti il calore della condivisione, ravvivato le basi della solidarietà.
Anche per queste ragioni, l’unico modo di narrare queste tre giornate è in forma corale: invitiamo chi è stato con noi alla festa a raccontarci il proprio “diverso rilievo” in festa, inviandoci via e-mail un’immagine, un episodio o un aneddoto, quello che ognuno sente come un tassello importante di questa esperienza collettiva.
Un secondo giro di dovuti ringraziamenti per gli ospiti che hanno portato il loro “diverso rilievo”, che fosse in un dibattito, una performance, un racconto durante le escursioni a “passo oratorio”. Un grazie alla Wu Ming Foundation, la grande casa comune. A tutti e tutte le partecipanti, ai nostri “compagni di scarpinate” dello sciame apeino: è stato quel che è stato per i passi e i discorsi condivisi.
Il blues del rientro alla quotidianità passerà presto, i tempi bui che viviamo spingono ad incupirsi, ma la luce stellare che nella notte ha vegliato su Diverso il suo rilievo ci guiderà. L’energia positiva accumulata, che è a lento rilascio, servirà per continuare il nostro cammino, sempre avanti «cercando libertà tra rupe e rupe».
Ad accompagnarci poche ma solide certezze: «si parte e si torna insieme», non solo in montagna, perché «o ci si salva tutti e tutte, o non si salva nessuno».
Ringraziamo il Collettivo fotografi del CSA Sisma (Davide Spaccasassi, Michele Massetani e Simone Romiti) e Alberto “Abo” Di Monte per le fotografie presenti nel post.