Sosteniamo Terre in Moto Festival, #AppenninismoMolotov contro la «strategia dell’abbandono»

La prima festa di Alpinismo Molotov – Diverso il suo rilievo – ha chiuso i battenti da poco meno di un mese, ma ancora riempie le nostre teste e le nostra dita, dato che stiamo ancora sudando al racconto collettivo della tre giorni ad Avigliana. In una sorta di staffetta gioiosa e resistente prossimamente altre feste affini allo spirito che ha animato Diverso il suo rilievo sono in programma: il Terre in Moto Festival e il Festival Alta Felicità.

Il secondo, che si terrà a Venaus dal 27 al 30 luglio prossimi, dopo il grande successo della prima edizione, merita certamente il sostegno ideale del nostro collettivo – che come abbiamo scritto in un post pubblicato alcuni mesi fa è costitutivamente No Tav – ma siamo certi sarà un successo indipendentemente da noi. A chi ci segue potrà interessare che, oltre alla musica, durante il festival saranno proposti incontri e, soprattutto, escursioni di quelle che piacciono a noi, ricche di storie che rallentano il passo. Per chi volesse poi rendersi utile alla buona riuscita del festival No Tav, segnaliamo la sezione Cosa puoi fare tu del sito dedicato al festival.

Questo post è però principalmente dedicato al Terre in Moto Festival, la festa organizzata dal 20 al 23 luglio a San Lorenzo al Lago (Fiastra – MC) dalla rete di realtà sociali che ha preso forma immediatamente dopo il sisma nell’Appennino Centrale e che si è attivata per monitorare dal basso l’evoluzione della situazione. Di quanto accaduto nell’Appennino Centrale e agli uomini e alle donne che ci vivono abbiamo già dedicato spazio in due post: Cosa sa del terremoto chi sa solo del terremoto? Informazioni di “prima mano” dall’Appennino Centrale, su Giap e Lontano dagli schermi, lontan dal cuore.
Entrambi esprimevano una nostra urgenza: manifestare vicinanza e solidarietà a chi ha visto la propria vita stravolta in pochi attimi; denunciare le manchevolezze del sistema di soccorsi e di gestione dell’emergenza (un’emergenza che tende a farsi permanente); evidenziare la “narrazione tossica” veicolata dai media su quanto stava – e sta – succedendo, dando spazio a voci e informazioni provenienti da chi dentro il cratere continua a resistere.

Il Terre in Moto Festival è in tutta evidenza un’occasione importante per contrastare la disgregazione sociale di chi ha dovuto abbandonare i luoghi in cui viveva, un momento in cui chi è stato allontanato, anche forzatamente, dall’entroterra marchigiano potrà ritrovarsi, raccontarsi e riconoscersi, così da contrapporre in potenza parole e narrazioni condivise alla «strategia dell’abbandono». Sarà anche un’opportunità per alcuni settori, come quello turistico, che rischiano di essere schiacciate dalla cattiva narrazione di quanto avvenuto e di quanto sta avvenendo in quelle zone.

Tra Diverso il suo rilievo e Terre in Moto Festival il legame è di fratellanza: si fa festa tra le montagne, le si risale e le si ridiscende alla ricerca di storie, ci accomuna il rischio e l’incognita della prima edizione, ci sono attivisti che animano sia Alpinismo Molotov che Terre in Moto, condividiamo l’obiettivo dell’autofinanziamento.

Ed è proprio per permettere di raggiungere quest’ultimo fondamentale obiettivo che invitiamo chi ha deciso di sostenere e rendere possibile la prima edizione della nostra festa di fare ora altrettanto per Terre in Moto Festival: sostenete e partecipate attraverso il progetto di crowdfunding!

Chiudiamo con un annuncio, che attendeva solo il momento adatto per essere reso pubblico:  la seconda edizione della festa di Alpinismo Molotov si terrà proprio lì nel cratere, tra gli Appennini marchigiani, così da sigillare in un abbraccio questa fratellanza nel nome dell’Appenninismo Molotov!