di Giuseppe Cusimano (APE Roma)
È bello perdersi e poi ritrovarsi.
Forse questa è la frase più rappresentativa dell’inizio della storia di Avventurosa/Mente, una storia che passo dopo passo ci ha portato fino alla costituzione della prima sezione di Roma dell’Associazione Proletari Escursionisti. Alpinismo Molotov ci ha chiesto di descrivere questo itinerario, lo facciamo non con una scheda tecnica ma con una scheda emozionale: il cuore e la testa, nel tracciare questo sentiero, hanno fatto tanto quanto le gambe.
Luglio 2013, una sera a Casetta Rossa
Tiepidamente l’ultimo ponentino romano entrava tra i lotti della Garbatella e giungeva a noi caldo e fruttato. Ci ritroviamo tra i tavoli della nostra Casetta in tre, componenti del collettivo; inizio a raccontare delle mie ultime scarpinate sui monti del Lazio in compagnia di Alpinismo Orizzontale, storico gruppo che da più di venti anni organizza giornate da trascorrere tra sentieri, mulattiere e vette.
Propongo di organizzare un’uscita come Casetta Rossa, l’entusiasmo è tanto ma anche il bisogno di ragionarci su e pensare bene a come organizzare, nessuno di noi lo aveva mai fatto per cose del genere, in montagna poi… per giunta l’idea venne a me che sono nato e cresciuto a Palermo, quindi la discussione terminò in un «Daje Pè, proviamo».
29 settembre 2013, il passato prossimo di Avventurosa/mente
Passata l’estate dello stesso anno organizzammo la primissima uscita, ancora non esisteva neanche il nome Avventurosa/Mente. Per la prima uscita si pensò a un semplice Casetta Rossa va in montagna: sveglia presto, pranzo al sacco, abbigliamento poco tecnico ma molto vintage e partenza dalla Garbatella. Destinazione Campocatino (FR) verso la vetta del Monte Femminamorta (1.730 m s.l.m.), sull’antico confine tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie. Neanche eravamo dieci persone, a metà percorso la nebbia ci avvolse fredda e compatta, ripieghiamo su un ripido sentiero abbandonando l’idea di raggiungere la cima, inizia a piovere, un pratone in alto ci accoglie bianco e immenso, ci perdiamo. È bello perdersi e poi ritrovarsi, dopo circa 40 minuti riconosciamo le costruzioni degli impianti di risalita e torniamo alle macchine, pericolo scampato.
Tornato a casa mi convinco del fatto che bisogna riprovare questa esperienza, preparo una ricetta tutta mia e aggiungo più convinzione, più informazione e più tecnica nella preparazione dell’itinerario.A Casetta Rossa ci diciamo che il trekking come lo pensiamo noi deve essere prima di tutto una condivisione sociale, quindi ci inventiamo uno stile tutto nostro, che funziona.
Nasce ufficialmente Avventurosa/Mente, scritto in questo modo per sottolineare il fatto che oltre al gusto di provare emozioni a stretto contatto con la natura bramiamo anche una sana alimentazione mentale, cosa che le montagne del nostro territorio si prestano a soddisfare. La comunità intera di Casetta Rossa risponde alla chiamata e in breve tempo arriviamo a organizzare trekking sulle principali catene montuose del Lazio, arrivando ad avere 40 partecipanti.
Riprendiamo anche il progetto della Ciclante Rossa, avviato dai compagni e dalle compagne del CSOA La Strada, il nostro centro sociale. Ne organizziamo quattro la prima stagione e siamo sempre accompagnati da compagni che ci fanno da guida per le strade di Roma alla ri-scoperta della nostra memoria storica e ribelle, dei nostri quartieri, di ciò che accadeva ieri e di quel che vi accade oggi. Maturiamo nel tempo l’idea di spingerci ancora più avanti e così da semplice gruppo di trekker amatoriali diventiamo un progetto dove pratica sportiva e difesa del nostro territorio si intrecciano con la collettività. Partiti dalle dolci collinette della Garbatella arriviamo in montagna, da sempre punto di partenza di resistenza e di lotta, vogliamo riscoprire così noi stessi e ci mettiamo all’opera nell’ideare un sentiero cittadino tutto nostro.
29 marzo 2015, un sentiero tra storie del passato e del presente
Nasce il Sentiero Victor Cavallo, percorso ad anello che partendo dal portone di Casetta Rossa attraversa per intero i Lotti popolari e fa ritorno al punto di partenza entrando nel Parco Cavallo Pazzo. La giornata è memorabile, partecipano all’evento circa 300 persone, un vero corteo per le strette stradine del quartiere, il sentiero Victor Cavallo è uno dei nostri vanti.
Nel tempo Avventurosa/Mente cresce in quantità e qualità, si organizzano spesso uscite accompagnati da un altro storico gruppo di Casetta Rossa, RedFlex, un vero è proprio corso di fotografia digitale in itinere che diventa simbiotico con i nostri trekking, in più il gruppo che gestisce il nostro Forno Popolare ci accompagna sempre nelle iniziative, fino ad arrivare al nostro HIKE.
6/7 giugno 2015, Hike Casetta Rossa
Organizziamo una due giorni in montagna, creiamo un evento autogestito e orizzontale, ci rechiamo sui Lepini e a 1.000 m s.l.m. organizziamo un campo con due tende di 50mq adatte ad ospitare 30 persone ognuna, da lì il giorno dopo raggiungiamo la vetta più alta della catena montuosa: il Monte Semprevisa (1.536 m s.l.m.). È l’evento dell’anno, tra i 66 partecipanti più di 20 bambini. La partecipazione ad Avventurosa/Mente è impensabile senza la compagnia di questi piccoli camminatori e le nostre iniziative da sempre sono rivolte anche alla loro partecipazione e, ci tengo a sottolineare, i nostri piccoli e le nostre piccole sono dei provetti stambecchi sulle montagne.
Un mese dopo, durante la Festa dell’Altra Estate, conosciamo un compagno che ha scritto un libro sull’APE, il suo nome è Alberto “Abo” di Monte. Dopo aver letto il libro e aver parlato con Abo il passaggio è stato più che naturale e automatico, era ora di superare la “palestra” di Avventurosa/Mente e creare la prima sezione romana dell’APE. Il nostro entusiasmo vibrava nell’aria, volevamo riprendere anche noi quel sentiero nato tanto tempo fa e tanto lontano da noi.
Le idee non nascono mai per caso ma sono sempre il frutto di un percorso, nel nostro caso iniziamo a condividere progetti e dare corpo ad APE Roma accompagnati dagli apeini di Piano Terra, sede di APE Milano. I nostri sforzi sono tesi a creare un’associazione che si faccia carico della memoria di lotta e di antifascismo che è stata quella dell’APE storica, lo abbiamo fatto con la nostra gioia e la nostra voglia.
Ottobre 2015, nasce ufficialmente APE Roma a Casetta Rossa
Durante la serata, dopo l’assemblea, un centinaio di tessere associative erano state sottoscritte: è stato un risultato al di sopra delle nostre aspettative, come lo è stato per Avventurosa/Mente, che di fatto termina di esistere ma, nello stile, continuerà nell’esperienza di APE Roma.
Riprendiamo così anche noi i sentieri proletari che ci ha fatto conoscere Abo e torniamo sui percorsi della resistenza romana e del centro Italia. Lo faremo con lo sport popolare, con un approccio non agonistico e comunitario, aperto sempre a tutti e tutte grandi e piccini. Non siamo “tecnici” di questa pratica sportiva e non vogliamo diventarlo, non ci interessa la sfida con la sacralità della montagna, ci interessa creare una comunità che si muove, intraprendere un percorso storico nel nostro territorio; non siamo un gruppo che ama barrette energetiche o liquidi potenziati, noi in montagna ci andiamo col vino buono dei Castelli Romani fatto da nonno e con la salamella paesana.
Crediamo fortemente nel motto storico – ora anche nostro – dell’APE: Sempre più in alto per una nuova umanità. Parole semplici che accostate hanno una potenza enorme sulle nostre coscienze: gli apeini di APE Roma sono pronti a pungere forte.
Luigi
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Grandi!! tutti ad arrampicare verticale con l’alpinismo orizzontale